Le sensazioni e le emozioni della corsa

Le sensazioni e le emozioni della corsa

lunedì 28 luglio 2014

triathlon off road XTerra Abruzzo

Il giorno più atteso finalmente è arrivato....sveglia alle sei, con i pensieri che scorrono a mille per ciò che a poche ore avrei affrontato, controllo e metto nel borsone le ultime cose con la speranza di non aver dimenticato nulla (le ultime parole famose!!! si perché una cosa l'avevo dimenticata: la carta di riconoscimento!!!).
Insieme alle mie amiche di avventura, Donatella e Arianna partiamo alla volta del Lago di Scanno. Durante il tragitto io non posso che ascoltare la loro esperienza passata di Xterra e iniziano a fare dei pronostici su come finiranno la gara. Essendo per me la mia primissima esperienza di un percorso trail non ho davvero idea di come l'affronterò, ma di una cosa sono davvero sicura, ci metterò grinta e determinazione per finirla e nessun ostacolo mi fermerà.
Che emozione!! Stavo per partecipare al Triathlon XTERRA, la più famosa e prestigiosa delle competizioni di triathlon off road al mondo, l'unica tappa italiana che si svolgeva nel suggestivo lago di Scanno all'interno del Parco Nazionale d'Abruzzo. Mi sembrava tutto così irreale e nello stesso tempo così vero!
Per la prima volta avrei corso su percorsi e sentieri sterrati con dislivelli importanti ma fino ad allora non sapevo ancora cosa e come l'avrei affrontato!!!!
Il tempo purtroppo non prometteva nulla di bello e gareggiare con la pioggia sarebbe stato ancora più dura soprattutto per la gara bike e la corsa.
Arrivati a Scanno l'emozione é alle stelle. Lo scenario rispetto alla domenica precedente, quando insieme al mio amico Marco ci siamo andati per allenarci, era cambiata notevolmente. Ora c'erano una moltitudine di persone e atleti provenienti da ogni parte del mondo, e sin da subito si percepisce che l'evento sarà oltre che bello anche ben organizzato e il tutto é sintetizzato nella figura di Wolf Hardt e la sua squadra.
Pian piano cresce dentro di me la consapevolezza di ciò che sto per affrontare e l'adrenalina sale sempre di più. L'incontro con tanti amici, scambiare con loro opinioni e sensazioni, e poi sentir crescere dentro di me l'unione delle Wonder Girls in un unica forza, si perché questo è il nome della mia fantastica squadra composta da Arianna che inizierà la prima prova della competizione, il nuoto di 1500 metri e Donatella che farà il percorso bike di 30 km.
Alle 10:30 sulla riva del lago,tutti gli atleti sono invitati a partecipare al briefing,  dove Wolf da gli ultimi consigli su come bisogna comportarsi in gara sia per chi farà l'intera gara e sia per chi come me faceva la staffetta.
Si contano 500 partecipanti alla manifestazione in rappresentanza di 25 Paesi, tra i quali spiccano la Francia che presentera' il campione di XTerra in carica, Nicolas Lebrun e tanti altri fortissimi atleti.
L'XTerra è la combinazione di abilità, forza e resistenza, cercando di trovare sempre la giusta strategia tra diversi terreni: single tracks, trail run, salite ripide, scale, sentieri in pietra battuta, corsi d'acqua e anche qualcosa di cui si sono perse le tracce. Tutto ciò rende XTERRA vario ed emozionante dall'inizio fino al traguardo, in continuo adattamento con la natura. Le distanze sono esattamente le stesse di un Triathlon Olimpico, ma dal punto di vista fisiologico, è molto più duro.. la natura prende tutto. Tu sei Colui che deve adattarsi costantemente al cambiamento, da solo o in staffetta di 2 o 3 persone..
Alle 11 ci sarebbe stato la partenza della prima batteria dove in prima fila si trovano i Pro e alle 11:10 tutti gli altri tra cui la nostra Arianna, tutto il nostro tifo e sostegno è per lei. Da qui cominciamo a sentirci davvero Guerriere col il giusto mix di spirito e coraggio e con la giusta dose di resistenza che ognuno di noi sa di dover dare.
Si parteeee !!!! da subito perdiamo di vista la nostra Guerriera che tra la moltitudine di nuotatori si confonde con tutte le altre cuffie bianche.
Io e Donatella a questo punto ci dirigiamo al posteggio bike aspettando l'arrivo di Arianna. Intorno a noi troviamo tanti amici runners e guardandoci l'un l'altro ci rendiamo conto che siamo assaliti tutti da una sorta di carica interiore mista di tensione e attesa, ognuno del proprio compagno, del proprio Guerriero. Il tempo scorre e una leggera pioggerellina inizia a scendere. Passati più o meno una quindicina di minuti in lontananza si iniziano a scorgere i primi "guerrieri neri", sono così che li ho immaginati con addosso le loro mute scure.
Passati 30 min la nostra trepidazione inizia a farsi sentire, soprattutto per la mia amica Donatella perché ora toccherà a lei. La sua gara sarà molto impegnativa, il percorso infatti copre un dislivello di 1.152 metri, con una pendenza media di 6,6% e la massima che arriverà al 25,8%. Inoltre c'è da considerare il fattore pioggia e quindi il fango che lo renderà ancora più dura.
L'arrivo di Arianna é accompagnata da applausi e pacche sulle spalle, e il cambio del testimone (il chip) che passa ora sulla caviglia di Donatella pronta a partire con la sua bike, é altrettanto motivo di incitamento e applausi da far venire la pelle d'oca.
Ora l'attesa per me é davvero lunga perché dalle previsioni dovrebbe impiegarci circa 3ore e mezza. A questo punto non mi resta che godermi insieme con i tanti spettatori l'arrivo dei primi ciclisti che dovranno effettuare due giri ripassando per ben due volte nella zona di partenza. La pioggia si fa più insistente e da alcuni volontari si cominciano a sentire voci di cadute e ritiri. Anche se il tempo trascorso  è davvero poco, non vedo l'ora che passi la mia compagna per far diminuire la tensione che si fa man mano più forte in me.
Nel frattempo partono gli atleti iscritti alla versione Lite: 800 metri a nuoto, 15 km di pedalata e 6 km di trail run. Un percorso più agevole, collinare, separato dalla versione completa di XTERRA ma pur sempre resa difficile dalla pioggia.
In alcune occasioni ho pensato che sarebbe davvero un impresa fantastica fare tutto il percorso Xterra da sola se non per evitare un attesa snervante e piena di preoccupazione.
Il tempo sembra fermarsi, la pioggia continua a scendere e penso che ormai il percorso che dovrò affrontare sarà una distesa di fango e acqua. Decido di spostarmi e andare ad aspettarla al punto bike nº 800. Vicino alle altre postazioni ci sono i miei amici runners che aspettano trepidanti i loro ciclisti che nella loro tabella di marcia dovrebbero arrivare da un momento all'altro. Io inizio a camminare da una parte all'altra, senza meta cercando di rilassarmi, condizione impossibile da ottenere in una situazione così e decido di scambiare qualche battuta con alcuni volontari e organizzatori presenti al passaggio tra ciclista e runner. All'improvviso sento la voce di Donatella al passaggio del primo giro che vedendo me e Arianna ci chiama e una carica di adrenalina e gioia insieme mi assale. Sono al settimo cielo, aveva affrontato la parte più lunga del percorso ed era in gran forma, non pensavo al tempo impiegato perché vederla per me era stata la cosa più importante, ora doveva concludere la seconda parte che comunque a detta di molti era più tecnica, quindi ancora più tosta.
Il tempo stava peggiorando sempre più ed ora la pioggia scendeva battente su di me, ferma, in attesa di vedere la sagoma di Donatella arrivare. Ormai la maggior parte dei ciclisti avevano terminato la loro gara, ma non m'interessava, da un momento all'altro sarebbe sbucata la sua sagoma con la sua bike e sarebbe iniziata così la mia gara, sarei diventata anch'io Guerriera Xterra.
Dopo una lunga attesa eccola finalmente, decisamente provata dalla fatica estrema. Indosso subito il chip e il pettorale e parto. É difficile descrivere le molteplici sensazioni che in quel momento hanno attraversato il mio corpo,la mia mente,la mia anima,sono indescrivibili. Mi sento forte, carica di affrontare qualsiasi tipo di ostacolo e difficoltà presenti in un percorso per me sconosciuto e oscuro. Dopo pochi centinaia di metri inizio a salire su di un sentiero irto delimitato da una parte da una folte boscaglia e dall'altra la spettacolare e suggestiva vista sul lago di Scanno. Continuo la mia arrampicata alternando in alcuni tratti una camminata veloce, in quel momento mi rendo conto che forse dovrò affrontare tutta la gara da sola e questo pensiero mi preoccupa un po', é il mio primo trail e non voglio correrla tutta da sola. Non so cosa é scattato dentro, ma da questo pensiero ho iniziato a correre sempre più decisa, non sentivo più nessun dolore, dovevo mettercela tutta! e quando davanti a me ho iniziato a intravedere il primo runner mi sono caricata ancora di più, non ero più sola. La prima, lunga, irta salita l'ho conclusa. Ora c'è un tratto di strada sterrata che arriva fino al paese. Incontro altri runner e li supero. Nel centro del paese, nonostante la pioggia e la tarda ora ci sono ancora tanti spettatori che mi incitano e mi indicano la giusta direzione anche se le indicazioni sono ben visibili. Il tratto nel centro del paese é molto tortuoso tra vicoli, scalinate e salite impegnative. Arrivo all'apice del paese e da li in avanti c'è solo tanto fango, salite da brivido e un percorso nella fitta boscaglia con sali scendi e tornanti pazzeschi. Continuo a superare altri runner che dopo qualche battuta e un in bocca a lupo mi lasciano passare. Salgo con non poca difficoltà il cosiddetto "muro" perché oramai era diventato impraticabile e scivoloso. Inizio ad addentrarmi  di nuovo nella boscaglia, la salita é ancora davanti a me. Ad un certo punto il percorso inizia a scendere e non so cosa mi sia successo perché da li in poi sembravo di volare superando ostacoli di ogni tipo, continuavo a superare altri runners, ero concentrata a poggiare nella giusta posizione i miei piedi ma senza paura, senza fermarmi, volavo!! Scendevo, scendevo a valle verso il lago ma non era ancora finito perché dovevo affrontare ancora un altra salita e una discesa da brivido fatta solo di fango e acqua. Finalmente arrivo sulla statale dove due poliziotti mi incitano e mi dicono che ormai è finita, ancora 800 metri e sono arrivata, sono una finisher. Penso alla mia gara, al mio trail, penso alle mie compagne che mi stanno aspettando per arrivare insieme al traguardo. Sono felice.
Sarà un'esperienza che rimarrà scolpita indelebilmente nei miei ricordi, non solo mia ma di tutti coloro, triatleti e spettatori, che hanno avuto la possibilità di viverla.
Emozionante, dura, spettacolare, con dei paesaggi mozzafiato a fare da cornice a una gara davvero impegnativa,definita sia dai PRO che dagli Age Group finisher la più dura gara XTERRA dell’intero circuito mondiale.
La pioggia alla fine lo ha resa ancora più affascinante sebbene ha aumentato di molto la pericolosità delle prove in bici e anche del percorso runners.
Sono molto felice di poter indossare la medaglia finisher ed essere diventata guerriera Xterra. Questa gara mi ha fatto conoscere il vero trail e me ne sono innamorata. Sono certa che sarà la prima di tante altre.
Alla prossima amici runners :)








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